Molti additeranno questo articolo come “complottismo”; ma basta che osserviate bene attorno per capire che viviamo nell’epoca del CAPITALISTA. Le terre ed i popoli sono mero capitale da vendere e comprare per poi far fruttare; e se non “gradisco” la gestione del mio “capitale” ecco che creo una “rivoluzione di popolo”.
La borghesia in sordina sta comprando le terre, in un delirio di accaparramento globalizzato e planetario con le leve in mano alle impersonali multinazionali, che vedrà la proprietà privata come un bene superiore alla stessa vita umana
Parliamo di OPTOR:
Otpor non è altro che un’azienda che ha il compito di scatenare e portare a termine rivolte popolari (in teoria non violente, ma solo in teoria) atte a rovesciare i reggimi al potere. Otpor non ha nulla di genuino o etico, non si riferisce a rivolte giuste o che partono dal basso, il solo scopo di Otpor è servire il signore di turno che paga moneta sonante per avere una rivolta popolare in un determinato stato. Otpor ha gestito la rivolta serba e la primavera araba, gestisce la primavera messicana e altri gruppi attivi, anche in Italia (come Occupy Green Hill). Otpor è attiva in almeno 40 paesi in tutto il mondo e la cosa più incredibile è che tendono a riciclare sempre lo stesso logo o ad usare nomi notevolmente simili (usano la parola primavera ma anche nomi di fiori e colori) il logo più usato lo troviamo quasi ovunque nel mondo e rappresenta un pugno chiuso.
Rivoluzione arancione in Ucraina, Rivoluzione delle rose in Georgia, rivoluzione dei tulipani in Kirghizistan e rivoluzione dei jeans in Bielorussia. Rivoluzioni con simboli diversi, ma che hanno tutte lo stesso sponsor. DIFFIDATE DI QUESTE RIVOLUZIONI; TUTTI CON LO STESSO SIMBOLO?