Come tutti gli anni arriva sempre il 25 Aprile; il giorno della gloria per vili, mercanti, borghesi e stolti in generale.
Il giorno nel quale viene sancito la colonizzazione della nostra Nazione da parte degli americani e del Sionismo; il giorno più buio del vecchio secolo, che ad oggi trasciniamo, meglio, ci trascina verso l’abisso.
Il giorno, che noi dalla parte “sbagliata”, non FESTEGGIAMO; ma che nessuno dovrebbe festeggia l’asservilismo allo straniero!
Ricordiamo alcuni episodi avvenuti in quel frangente temporale:
Strage di Oderzo (Tv)
Negli ultimi giorni di aprile del 1945, esattamente il 28, 126 giovani militi dei Btg. “Bologna” e “Romagna” della GNR e 472 uomini della Scuola Allievi Ufficiali di Oderzo della R.S.I. (450 allievi più 22 ufficiali) si arresero al C.L.N. con la promessa di avere salva la vita. L’accordo fu sottoscritto nello studio del parroco abate mitrato Domenico Visentin, presenti il nuovo sindaco di Oderzo Plinio Fabrizio, Sergio Martin in rappresentanza del C.L.N., il Col, Giovanni Baccarani, comandante della Scuola di Oderzo e il maggiore Amerigo Ansaloni comandante del Btg. Romagna. Ma quando scesero i partigiani della Brigata Garibaldi “Cacciatori della pianura” comandati dal partigiano Bozambo l’accordo fu considerato carta straccia e il 30 aprile cominciarono a uccidere. Molti furono massacrati senza pietà fra il 30 aprile e il 15 maggio. La maggior parte, ben 113, fu uccisa al Ponte della Priula, frazione di Susegana e gettati nel Piave. Pare si trattasse di 50 uomini del “Bologna”, 23 del “Romagna”, 12 della Brigata Nera, 4 della X^ MAS, e gli altri di altri reparti fra cui gli allievi della scuola. Altri furono trucidati sul fiume Monticano.La banda di “Bozambo”, “boia di Montaner”, al matrimonio tra Adriano Venezian e Vittorina Arioli, entrambi partigiani, al banchetto di addio al celibato di Venezian uno della banda affermò :- Ti auguriamo che tu abbia ad avere dodici figli e perché questo augurio abbia ad essere consacrato domandiamo che siano uccisi, vittime di propiziazione, dodici fascisti -.Fu così che la mattina del 16 maggio scelsero tredici allievi ufficiali della Scuola di Oderzo e li assassinarono nei pressi del Ponte della Priula. (Particolare delle stragi di Oderzo). (Contributo di Francesco Fatica dell’ISSES Napoli)Vedi anche, qui appresso i caduti sulla corriera della morte. In totale le vittime fra gli ufficiali della scuola di Oderzo furono 144.
I TRUCIDATI NELLA SOLA LOMBARDIA:
In Lombardia, circa 8000 fascisti o presunti tali, uccisi.3500 a Milano, e 4500 nella provincia.
Di cui:730 nel Comasco;250 in Valtellina;800 nel Bresciano;370 nel Bergamasco;450 nel Pavese;300 nel Varesotto;100 nel Cremonese;e 80 in provincia di Mantova.
Le stragi più spietate avvennero a :
Como,Lecco,Cantù,Casnate con Bernate,Gera Lario,Mariano Comense e Uggiate Trevano.
A Uggiate furono passati per le armi, il 16 maggio,dieci ufficiali e soldati della RSI.A Mariano Comense,tra il 26 aprile ed il 2 maggio,, vennero trucidati tre civili, un vigile del fuoco,e nove tra ufficiali e soldati repubblicani.
A Casnate con Bernate,tra il 9 ed il 28 maggio,furono eliminati nove fascisti.A Cantù,tra il 26 aprile ed il 18 maggio,vennero uccisi tredici fascisti repubblicani.
A Lecco,il 28 aprile,nel campo sportivo, furono massacrati tutti gli ufficiali del Battaglione “Perugia”, della GNR.Essi si erano arresi ai partigiani, dopo 48 ore di combattimento,Venne loro promessa la vita, ma dopo la resa, furono tutti uccisi.
A Lecco, fu nominato, per “ripulire la città” il comunistra Dionisio Gambaruto,detto “Nicola”.Sotto il suo comando, vennero uccise decine di persone,Quaranta di questi sventurati, poterono poi essere identificati ma almeno 130 scomparvero uccisi al Pizzo di Cernobbio, gettati in acqua profonda circa 300 metri.
Ecco i nomi di questi illustri patrioti:
Michele Moretti detto “Pietro”;Erminio Gianatta detto “Aldo”;Erminio Dellera detto “Pierino”;Maurizio Bernasconi, i fratelli Aldo e Piero Piffaretti, i fratelli Mazzoleni, Ignazio Molteni, Enrico Aggio detto “Tigre”, Natale e Napoleone Negri,Angelo Vecchietto,detto “Angiulott”,Attilio Quarniolo, Adolfo Fenta,Ennio Pasquali detto “Nado”,Giovanni Rasero detto “Mitra”,Dino Cassinelli detto “Mario”,Luigi Lunini detto “Lunin”, Mario Colombini e la sorella dei fratelli Negri, soprannominata “Mirka”.
Sondrio
A Valmasino furono uccisi:il milite Ivo Orlandi;Gino Barnabò,Paride Cappelli,Martino Cazzola,Gabriele Ciceri,Ermanno de Rienzo,Emilio Fattor,Rosario Giunta, Pietro Mazzoni,Simeone Maestroni,Giovanni Passador,Guido Pescatori,Angelo Rivaldi,Gabriele Tatangelo.
Un altro elenco di eccidi perpetrati dai partigiani in Valtellina:
Eccidio di Verceia:tra il 3 ed il 4 maggio, in una galleria sulla strada statale dello Spluga,vennero soppressi:Marino Banchieri,Giuseppe Verini,Giacomo Carrega,Achille Ceccarelli,Emilio Coltani, Giovanbattista Fontana,Edilio Piatti e trte rimasti ignoti.
Eccidio di Castione:nella notte del 3 maggio, fu massacrato un gruppo di ufficiali prelevati a Sondrio:Ecco i nomi:Cesare Bedognè,Leonardo Bini,Corrado Brozzi,Tommaso di Martino;Vittorio Frati;Ernesto Luzzi;Angelo Mattei;Adolfo Morelli;Giorgio Merigo;Cesare Nicchiarelli;Enrico di Poggio;Domenico Guerrazzi.
Eccidio di Ardenno:nella notte del 5 maggio, vennero trucidati i seguenti ufficiali, prelevati nelle carceri di Sondrio:Enzo Barbini,Giuseppe Cinieri,Pio Cimetta,Brunetto Chiaramonti,Marino Galli,Albizzo Girì,Marco Melloni eCarlo Pasini.
Eccidi di Sondrio:trta il 27 aprile ed il 7 maggio, vennero trucidati 38 fascisti, tra cui quasi tutti i componenti del direttorio del PFR.
A Morbegno, ove comandava un “capo” partigiano di 18 anni,Francesco Giordani detto “Jack”, di nota borghesia milanese, furono trucidati;Domenico Begalli,Vittorio Bisi,Alessandro Cadunz,Domenico Chiavenna,Ugo Contini,Giuseppe Ferrè,Giancristoforo Piccardi,Tommaso Ronconi,Franco Santi e Luigi Sasso.
A Tirano, furono uccisi 26 militi della RSI.
Brescia
I massacri dell’aprile-maggio 1945, portano sopratutto un nome, quello del comunista Tito Tobegia,, responsabile di avere ordinato e personalmente eseguito decine di condanne a morte.
In località Dossei, nella notte del 9 maggio, un autocarro scaricò degli strani involti….Un contadino, Giacomo Lonati,va a vedere..da una buca larga quattro metri e profonda tre, emergono un pezzo di testa e piedi umani….Appena si fa chiaro,il Lonati va in paese e avverte le autorità..Dalla buca vengono estratti dieci cadaveri…tutti col volto irriconoscibile .secondo la sperimentata tecnica degli assassini comunisti.
Tuitti avevano le unghie strappate; uno aveva i visceri quasi fuori della pancia, e per contenerglieli gli avevano chiuso il buco con un lucchetto…..
Dei 450 fascisti uccisi nel pavese, circa 200 sono della zona di Tortona.
A Stradella, il 1° maggio, furono fucilati 17 giovani legionari componenti il presidio locale, il più anziano aveva 22 anni; il più giovane, 14.
Bergamo
Il massacro più impressionante fu quello di Rovetta,dove furono uccisi 43 su 47 legionari della Legione “Tagliamento”La fine della guerra sorprese la Legione “Tagliamento”al Passo della Presolana.,Essi non avevano automezzi, Allora, gli ammalati o feriti, furono affidati al parroco di Rovetta.Questo, il 25 aprile.Essi furono accomodati in una scuola, dopo venti chilometri percorsi a piedi….Il 28 aprile giunse un camion di partigiani, armatissimi.I partigiani, ne risparmiarono tre, troppo piccoli e malati, ed un altro che riuscì a fuggire, ma gli altri 43 furono portati al cimitero di Rovetta, e fucilati.Invano, donne del posto implorarono pietà per quei giovanissimi..furono respinte e minacciate.
I caduti, furono sepolti in due fosse comuni, dopo essere stati depredati di tutto:orologi, catenine,dei pochi soldi che il Comandante aveva distribuito loro..
Dopo anni, furono esumati, ma non li si potè riconoscere.Furono presi e deposti in un unico grande sarcofago al Cimitero del Verano, a Roma.
Si fece anche un processo, finito con la solita vile dicitura:”Fatto di Guerra”……
Ecco i nomi di quegli sventurati, tutti giovanissimi, a significare l’odio politico che li distrusse, perchè i partigiani del PCI non agivano come leali soldati, ligi alle leggi militari, ma come sicari di un partito, che intendeva eliminare futuri avversari politici, tanto più se giovani che in futuro gli avrebbero dato filo da torcere:
Andrisano Fernando, anni 22
Aversa Antonio,anni 19
Balsamo Vincenzo,anni 17
Banci Carlo, a nni 15
Bertineschi Fiorino, anni 18
Bulgarelli Alfredo, anni 18
Cristini Fernando, anni21
Cavagna Carlo, anni 19
Dell’Armi Silvano, anni 16
Dulseni Bruno, anni 20
Ferlan Romano, anni 18
Fontana Antonio, anni 20
Fontana Vincenzo, anni 18
Foresti Giuseppe, anni 18
Fraia Bruno, anni 19
Gallozzi Ferruccio, anni 19
Garofalo Francesco, anni 19
Gazzaniga Valerio, anni 19
Gerla Giovanni, anni 18
Giorgi Mario, anni 16
Grappaudo Balilla, anni 20
Lagna Franco, anni 17
Marino Enrico, anni 20
Mancini Giuseppe, anni 20
Martinelli Giovanni, anni 20
Panzanelli Roberto, anni 20
Pennacchio Stefano, anni 18
Piellucci Mario,anni 17
Piovaticci Guido, anni 17
Pizzitutti Alfredo, anni 17
Poncarelli Alvaro, anni 20
Rampini Vittorio, anni 19
Randi Giuseppe, anni 18
Randi Mario, anni 16
Rasi Sergio, anni 17
Solari Ettore, anni 20
Taffurelli Bruno, anni 21
Terranera Italo, anni 19
Uccellini Pietro, anni 19
Umena Luigi, anni 20
Villa Carlo, anni 19
Zarelli Aldo, anni 21
Zolli Franco, anni 16
Leggete questo articolo http://www.ilgiornale.it/news/interni/cos-sabotano-mio-film-sulla-strage-pi-feroce-commessa-dai-854604.html
Questa liberazione, che in realtà è una colonizzazione, è stata colorata con il sangue di innocenti, di non combattenti, di anziani e bambini. Tutto per mano partigiana, tutto supportato e avvallato tutt’oggi dall’ ANPI.
Verifichiamo in pochi passi come siamo stati “liberati”: